I migliori orologi visti nelle serie TV
Si sa che gli orologi di lusso più popolari hanno un’incredibile capacità di apparire nelle pellicole hollywoodiane, a volte anche nei contesti più impensabili. Prendiamo ad esempio il caso dell’attore italiano Rodolfo Valentino, che nel film muto Lo Sceicco non ha rinunciato ad indossare il suo Cartier Tank. Di certo non si trattava di pubblicità occulta, dato che la trama è ambientata un’epoca in cui l’orologio da polso nemmeno esisteva. Semplicemente, l’attore era così legato al suo segnatempo che si rifiutò di toglierlo. Un altro caso davvero bizzarro è quello della scena di Ben-Hur, colossal del 1959 ambientato nell’antica Roma, in cui il conducente di un carro indossava un orologio da polso!

Arrivando ai giorni nostri, notiamo che quella degli orologi è diventata una scelta accurata fatta da costumisti e attrezzisti dopo un’approfondita ricerca. Ne è un esempio il film del 2018 Crazy & Rich, nel quale una delle protagoniste regala al proprio marito un Rolex Daytona Paul Newman ref. 6263 estremamente raro: una scelta davvero calzante per quel contesto. Tuttavia, dato il cartellino superiore a 422.000 €, i produttori hanno scelto di prenderlo in prestito da un collezionista di Singapore. Ma qual è la situazione sul piccolo schermo? Esistono interi forum con thread dedicati agli orologi avvistati nelle varie serie TV e in streaming. Le discussioni spesso vertono su chi indossa cosa e ci si chiede se l’orologio sia stato scelto di proposito o se invece fosse già di proprietà dell’attore.
Qualunque sia la risposta, agli appassionati di orologi piace avvistare un bell’orologio in una serie TV. Vediamo alcuni dei nostri esempi preferiti.
Magnum, P.I.
Camicia hawaiana, Ferrari 308 GTS, baffi impeccabili: se siete cresciuti negli anni ’80 sicuramente conoscerete Magnum P.I. Mandano ancora in onda delle repliche perché la serie è davvero troppo bella. L’attore americano Tom Selleck veste i panni di Thomas Sullivan Magnum III: un detective privato adorabile e rilassato che vive alle Hawaii nella proprietà di un ricco benefattore. Ma sia che stia risolvendo un caso, che abbia fatto venire il mal di testa a Higgins o che stia ammaliando una delle bellissime donne che fanno parte della sua vita, Magnum non rinuncia mai ad indossare il Rolex GMT-Master ref. 1675 Pepsi ereditato da suo padre. In realtà l’orologio non era suo, ma era stato fornito dalla produzione. Qualche anno fa, in un’intervista con il giornale FHH, Selleck ha confermato di aver conservato questo orologio e di continuare ad indossarlo ancora oggi.
Rolex GMT-Master ref. 1675 Pepsi
Seinfeld
Sieh dir diesen Beitrag auf Instagram an Ein Beitrag geteilt von Seinfeld Watch Spotting (@seinfeldwatchspotting) am Mai 30, 2016 um 7:22 PDT
Jerry Seinfeld, co-ideatore e star dell’irriverente serie TV Seinfeld, sul set spesso indossava orologi Breitling, tra cui un Breitling Navitimer e un Breitling Chronomat. Data la sua nota passione per le auto e gli orologi, è credenza comune che gli orologi facessero parte della collezione privata di Seinfeld e che non ci fosse un accordo con Breitling per fare pubblicità ai propri prodotti. Se si pensa poi al fatto che Seinfeld stesse interpretando una versione romanzata di se stesso, la cosa può essere ritenuta plausibile. Detto ciò, non si può negare che vedere questi Breitling al polso dell’attore abbia riacceso l’interesse di alcune persone per la marca portandone alcune all’acquisto.
Breitling Navitimer
Mad Men
Mad Men, la pluripremiata serie che ruota attorno alle strane vite dei pubblicitari di Madison Avenue negli anni ’60, ha riscosso sempre molti elogi per la sua attenzione ai dettagli. E questo vale anche per gli orologi indossati dal cast, che non solo calzano perfettamente nella trama a livello storico ma si sposano benissimo con i personaggi che li portano. Il protagonista è Don Draper (personaggio interpretato in maniera ineccepibile da Jon Hamm), un uomo dalla parola facile e sempre vestito in maniera impeccabile, ma tormentato da alcuni demoni. Nell’arco delle sette stagioni della serie ha indossato numerosi modelli tra cui una versione “Tuxedo” del Jaeger-LeCoultre’s Memovox, un Reverso Classique (anche questo di JLC) giallo oro, un Rolex Explorer e un Omega Seamaster DeVille ref. 166.020. Qui una cosa è certa: gli attrezzisti e i costumisti hanno scelto i segnatempo in maniera ponderata, senza ricorrere alla collezione personale privata dell’attore.
Omega Seamaster DeVille ref. 166.020
House of Cards
La prossima serie della nostra lista è House of Cards, un thriller politico ambientato a Washington D.C. e incentrato sulle vicende del machiavellico Frank Underwood (uomo del Congresso interpretato da Kevin Spacey fino al suo allontanamento dal ruolo nel 2017). Dati i vari intrighi di potere e influenza nel mondo della politica, non stupisce l’importanza di abbinare l’orologio giusto al personaggio giusto per creare una determinata immagine. Underwood, ad esempio, indossa sempre un IWC e più precisamente un Portugieser Chronograph Automatic come orologio da tutti i giorni; mentre il finto Presidente Garrett Walker nel giorno del suo insediamento porta un Cartier Tank Louis XL in oro rosa a carica manuale. Il braccio destro di Underwood nonché capo di gabinetto sotto la sua presidenza, Doug Stamper, predilige un Breitling Navitimer WorldChrono GMT. Volete sapere se i politici statunitensi indossano questi segnatempo anche nella realtà? Di questo magari parleremo in un’altra occasione.
IWC Portugieser Chronograph Automatic
I Soprano
Tony Soprano, interpretato dal grande (purtroppo defunto) James Gandolfini, è uno dei personaggi più potenti e spaventosi del piccolo schermo. Pertanto è naturale che per lui si sia scelto un orologio che rispecchiasse la sua personalità e il suo ruolo. Infatti, il boss mafioso era solito avere al polso un Rolex Day-Date in oro giallo: l’orologio preferito di presidenti, re e boss della malavita (a volte soprannominato proprio “Rolex President”) sin dal suo lancio a metà degli anni ’50 è diventato un simbolo del potere. L’aspetto curioso è che nella vita reale James Gandolfini fosse appassionato di Kobold, una marca americana nota per i suoi orologi strumento che sono agli antipodi del Rolex President.
Rolex Day-Date
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Giovanni Dondi dell'Orologio
Giovanni Dondi dall'Orologio (Chioggia, 1330 circa – Abbiategrasso, 1388) è stato un medico, astronomo, filosofo, poeta, orologiaio e accademico italiano.
Stemma Dondi dall'Orologio
Nato a Chioggia da Jacopo Dondi, col quale è stato spesso confuso, studiò medicina, astronomia, filosofia e logica presso l'Università di Padova, dove dal 1354 divenne professore. Nel 1362 si trasferì a Pavia; dopo un periodo a Firenze, vi ritornò dal 1379 come medico e astrologo di corte dei Visconti e insegnò presso l'Università di Pavia.
Scrittore di rime, amico e corrispondente di Francesco Petrarca, fu anche tra i pionieri dell'archeologia: nel 1375, in occasione di un viaggio a Roma, descrisse e misurò monumenti classici, copiò iscrizioni e trascrisse i dati rilevati nel suo ‘'Iter Romanorum'’.
Ritenuto a lungo morto nel 1389, è invece stato accertato essere morto nel 1388 ad Abbiategrasso e solo nel 1389 trasferito e sepolto a Padova.
La sua fama è legata soprattutto all'astrario da lui progettato a Padova e costruito a Pavia, dove, ancora alla fine del Quattrocento era conservato, nel castello di Pavia, presso la biblioteca Visconteo-Sforzesca.[1][2]
Lo stesso argomento in dettaglio: Astrario di Giovanni Dondi.
L'orologio astronomico (o astrario[3]) di Dondi è andato distrutto,[4] ma è ben conosciuto perché il suo ideatore ne dette una particolareggiata descrizione nell'opera Astrarium, trasmessa da due manoscritti. Si trattava di un congegno mosso da pesi, di piccole dimensioni (alto circa 85 cm, largo circa 70), racchiuso in un involucro a base eptagonale. Grazie ad una serie di ingranaggi l'astrario riproduceva i moti del Sole, della Luna e dei cinque pianeti. Esso indicava anche la durata delle ore di luce alla latitudine di Padova. Come misuratore del tempo esso, oltre all'ora, indicava (forse per la prima volta tra gli orologi meccanici) anche i minuti, a gruppi di dieci. La presenza di opere arabe nella biblioteca di Dondi ha fatto sospettare che la progettazione sia stata influenzata da autori arabi.
Una ricostruzione dell'astrario di Dondi realizzata nel 1963 è esposta nella sezione orologeria del Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.[5]
L'orologio astronomico che si può tuttora ammirare sulla Torre dell'Orologio (Padova) (in Piazza dei Signori) è una copia non dell'astrario di Giovanni Dondi, ma dell'orologio costruito nel 1344 dal padre Jacopo Dondi.
Secondo la tradizione sarebbe stato Giovanni Dondi ad introdurre a Padova dalla Polonia la gallina col ciuffo, oggi nota come gallina padovana . In realtà, il giornalista padovano Franco Holzer in una sua ricerca [6] ha potuto stabilire che non vi è documentazione alcuna che attesti che Giovanni Dondi dall'Orologio abbia mai avuto contatti con la Polonia o che l'abbia mai visitata.
. In realtà, il giornalista padovano Franco Holzer in una sua ricerca ha potuto stabilire che non vi è documentazione alcuna che attesti che Giovanni Dondi dall'Orologio abbia mai avuto contatti con la Polonia o che l'abbia mai visitata. A lui è dedicata una delle statue che adornano il Prato della Valle, a Padova.
Nel 1989, in occasione del 600 anniversario della morte, il Circolo Numismatico Patavino gli ha dedicato una medaglia commemorativa opera dello scultore bellunese Massimo Facchin.
A Giovanni De'Dondi è dedicata la ballata iniziale di Mausoleum. Siebenunddreißig Balladen aus der Geschichte des Fortschritts (1975) del poeta tedesco Hans Magnus Enzensberger.
Edizioni delle opere [ modifica | modifica wikitesto ]
Giovanni Dondi dall'Orologio, Rime , a cura di Antonio Daniele, Neri Pozza, Vicenza, 1990.
, a cura di Antonio Daniele, Neri Pozza, Vicenza, 1990. Giovanni Dondi dall'Orologio, Astrarium , a cura di E. Poulle, CISST, 1988.
, a cura di E. Poulle, CISST, 1988. Baillie G.H. e altri, The Planetarium of Giovanni De Dondi , The Antiquarian Horological Society, London, 1974. (Contiene la traduzione inglese dell' Astrarium ).
, The Antiquarian Horological Society, London, 1974. (Contiene la traduzione inglese dell' ). Opera omnia Jacobi et Johannis de Dondis, corpus pubblicato sotto la direzione di Emmanuel Poulle. Padova: 1, 1987.
Andrea Albini, Machina Mundi. L'orologio astronomico di Giovanni Dondi, CreateSpace, 2013, cap.3.
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Gli orologi del diavolo
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Marco Merani è un motorista nautico bravissimo, ha un passato nelle gare off-shore e un presente da costruttore di barche alla foce del fiume Magra. La sua attività fa gola ad un gruppo di narcotrafficanti appartenenti ad un cartello spagnolo a cui farebbero comodo dei gommoni veloci. Intuito il pericolo, Merani si rivolge alla polizia, che chiede all'uomo di collaborare per stanare i criminali. Tratta dal romanzo autobiografico di Gianfranco Franciosi.
Regia: Alessandro Angelini
Interpreti: Giuseppe Fiorello , Claudia Pandolfi , Alvaro Cervantes , Nicole Grimaudo , Fabrizio Ferracane , Carlos Librado , Alicia Borrachero
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